CORTEGGIO STORICO
L'antica e celebre Fiera di Prato
Ha il suo culmine l'8 settembre, Festività della Madonna, per ricordare una tradizione che ha le proprie radici nel Medioevo, quando dai pellegrini ai notabili, da cittadini di umili origini, dai contadini ai potenti del tempo, tutti venivano a rendere omaggio alla somma reliquia appartenuta alla madre di Gesù Cristo.
È una festa civile e insieme religiosa: le manifestazioni per l'8 settembre resistono alle difficoltà del momento e alle trasformazioni nel corso del tempo. La Madonna della Fiera e il Settembre pratese sono la testimonianza di un'identità a cui la città rimane fedele, pur nel suo continuo rinnovarsi. Il corteggio storico è organizzato e curato dal Gabinetto del Sindaco e dall'Ufficio Cerimoniale del Comune di Prato.
La Sacra Cintola, conosciuta anche come Sacro Cingolo, è la reliquia più preziosa della città. È una cintura di stoffa di pelo di cammello color verde, intessuta di fili d'oro, con delle piccole nappe terminali appartenuta a Maria. La reliquia, portata dalla Terrasanta da un giovane pratese nel 1141 dopo un avventuroso viaggio in mare, fu consegnata alla sua morte in dono alla città.
Nei secoli la sacra reliquia è stata venerata da principi e imperatori, santi, vescovi e papi. Giovanni Paolo II la venerò il 19 marzo 1986 durante la sua visita a Prato. In occasione del VI centenario della traslazione, la Sacra Cintola è stata venerata dal Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, dai vescovi della Toscana riuniti in conferenza e da oltre trentamila fedeli.
Viene custodita nell'omonima cappella all’interno del Duomo e mostrata in pubblico cinque volte l'anno: Natale, Pasqua, I maggio, 15 agosto e al termine del Corteggio Storico dell'8 settembre.
Ogni anno, per i festeggiamenti dell'8 settembre, i gruppi storici invitati dai paesi vicini e dalle altre città, in abiti tradizionali attraversano le vie del centro per raggiungere piazza Duomo, dove si incrociano i valori laici e religiosi, simbolicamente rappresentati dalla presenza del potere religioso (Vescovo) e del potere secolare (Sindaco) i quali detengono le tre chiavi con cui è sigillato lo scrigno in cui è conservata la preziosa reliquia.
Due chiavi sono nelle mani del Comune di Prato rappresentato dal suo Sindaco, la terza chiave è conservata dal Vescovo, proprio a significare la necessità che solo con la presenza di entrambi è possibile accedere alla Sacra Cintola.
Una volta estratta la reliquia, il Vescovo accompagnato dal Sindaco e da testimoni scelti per l’occasione, si reca sul pulpito di Donatello che affaccia sulla piazza gremita, per mostrare per tre volte il Cingolo Mariano alla folla, preceduto dagli squilli di chiarina dei musici dei gruppi storici di Firenze e dei Valletti di Prato: è il momento più simbolico e solenne della festa di Prato.
In occasione del corteggio storico dell'8 settembre, rappresentanti della città di Wangen, in virtù del gemellaggio che lega le due città, sono invitati a Prato. Da allora, innumerevoli gruppi di Wangen hanno partecipato, soprattutto bande musicali o gruppi in costume. Inoltre, gruppi musicali da Wangen vengono spesso alla festa dell'8 settembre e si esibiscono nel Giardino Buonamici e nel Circolo "I Risorti".
In occasione della festa pratese, l'associazione del gemellaggio di Wangen organizza sempre cosiddetta "Bürgerfahrt" a Prato, che gode di una partecipazione molto vivace. Anche le delegazioni del Comune di Wangen partecipano all'annuale festa della città di Prato.
Così, la festa della città dell'8 settembre a Prato (così come la Kinderfest o la notte bianca a Wangen) è diventata "un'appuntamento fisso importante" nelle intense relazioni tra le due città.