VINI, OLIO E FICHI
Una meta ideale per un viaggio gastronomico
Il Montalbano è una zona ricca di uliveti e vigneti e per questo ci sono diverse aziende che producono pregiati tipi di vino e olio. Il grande sviluppo della vinicoltura si è avuto con l'avvento della famiglia Medici e si dice che il loro vino preferito fosse il Chianti.
Il Carmignano, è uno dei vini più antichi d'Italia che si produceva fin dall'epoca Etrusca, come testimonia il ritrovamento di vasi di vino all'interno di alcune tombe etrusche.
Il 24 settembre 1716 Cosimo III de Medici, con un "bando" (decreto), istituì le prime denominazioni territoriali del vino: erano base per i primi controlli di qualità e garanzia per il consumatore. Una certificazione DOC ante litteram, nata proprio nel territorio di Carmignano rappresenta anch'oggi la base per la ononima DOCG. Il vitigno principale è il Sangiovese (almeno il 50%), affiancato dal Canaiolo nero (fino al 20%), dal Cabernet Franc e dal Cabernet Sauvignon (20%).
Un'altro tipo di vino è il Barco Reale di Carmignano DOC che prende il nome da un'antica tenuta di caccia istituita dai Medici nel XVI secolo, detta appunto Barco Reale Mediceo.
La DOC Colli dell'Etruria Centrale è stata voluta nel 1990 per creare una sorta di fratello minore del Chianti, con un vino più elastico in modo da permettere maggiori possibilità creative per i vignaioli.
E rimane da menzionare il VIN RUSPO DOC, unico DOC per un vino rosato in Toscana, una vecchia tradizione che si lega al ricordo della mezzadria, quando il contadino “ruspava“ (rubava) un po’ di uva per il consumo proprio.
Dopo il XII secolo la zona di Carmignano divenne un centro importante per la coltivazione di olive, infatti oltre novecento sono gli ettari coperti dalla coltivazione di olivi, il doppio delle vigne! Cosi il territorio vanta una lunga tradizione fatta di frantoi e aziende agricole di eccellenza che ha ottenuto il riconoscimento Toscano IGP con la menzione aggiuntiva “Montalbano”. L’olio extravergine presenta una tonalità dal verde al giallo oro con un aroma fruttato con una percezione di piccante.
Uno dei prodotti tipici del territorio sono i fichi secchi di Carmignano, che si narra che il metodo di essiccazione sia stato messo a punto dagli Etruschi e che gli antichi romani ne facevano una gran scorta per le campagne militari.
Si tratta di una coltura limitata e rara in Italia e unica in Toscana grazie alla particolare lavorazione che utilizza metodi non inquinanti secondo il sistema degli antenati. Oggi vengono coltivati in modo più intenso tanto da creare un’industria. Esistono diverse varietà di fichi, anche se in passato erano senza dubbio di più, come quello Bianco, il Verdino, il fico di San Pietro, il Brogiotto nero, il Corbo e il Dottato che rappresenta circa il 90% dei fichi coltivati. Il colore va dal grigio fino al nocciola e al palato prevale il sapore zuccherino.
Dal dolce al salato, il fico secco è molto versatile in cucina grazie al suo gusto delicato e viene consumato tradizionalmente a fine pasto con vin santo e noci. La raccolta dei fichi avviene dalla metà di agosto fino alla fine di Settembre,per essere pronti per la celebre manifestazione “Benvenuto fico secco a Carmignano” che dal 2007 sancisce l’apertura della stagione di vendita. Vengono poi organizzate anche delle sagre di paese tra cui quella di “Bacchereto” il primo weekend di settembre e “L’antica fiera” il primo martedi di Dicembre.